Cambia la ritenuta d’acconto per ottenere i Bonus edilizi 2024. Con l’ultima legge di Bilancio è stato deciso un aumento dell’aliquota fiscale. Restano invece invariate le regole sulla compilazione e invio dei bonifici parlanti o postali.
Ecco cosa cambia, e da quanto saranno in vigore le novità.
Quali sono i bonus 2024
Per il 2024 sono stati introdotti vari cambiamenti al Superbonus e ai vari Bonus edilizi, nell’ottica di una maggiore razionalizzazione delle spese a carico del bilancio pubblico. Tra i principali bonus edilizi confermati per l’anno in corso, ci sono:
Superbonus (che passa dal 110 al 70%);
Bonus ristrutturazioni (con agevolazioni fiscali scese al 50% e limite di spesa massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare);
Ecobonus;
Sismabonus;
Bonus Verde.
Come si scaricano i bonus edilizi
Tutti i contribuenti possono ottenere i bonus per lavori edilizi inseriti tra quelli agevolabili, o associabili ad altre opere su cui sono previsti sgravi fiscali.
Il pagamento dei lavori commissionati alle imprese edili può avvenire tramite le due seguenti modalità tracciabili:
Pagamento con bonifico bancario parlante;
Pagamento con bonifico postale parlante.
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Il bonifico deve riportare informazioni utili a tracciare i lavori e certificare l’avvenuto pagamento, quindi deve riportate, in chiaro:
la causale di versamento relativa ai lavori detraibili;
il codice fiscale del consumatore beneficiario che ha richiesto la detrazione;
il codice fiscale o la Partita Iva dell’intestatario del pagamento;
o codice fiscale del condomino che ha diritto ai bonus (in caso di lavori condominiali).
Nel momento in cui il bonifico viene accreditato, lo Stato preleva una percentuale di ritenuta d’acconto per l’imposta sui redditi che il contribuente beneficiario andrà in seguito a scaricare quando presenterà la dichiarazione dei redditi, e così ottenere lo “sconto” sulle tasse.
La ritenuta d’acconto dovuta al Fisco cambia in base all’aliquota decisa dal governo tramite legge di Bilancio.
Come funziona la ritenuta d’acconto
Dunque, la ritenuta d’acconto dovuta al Fisco è un anticipo sulle tasse. Nel caso dei bonus edilizi, la ritenuta d’acconto è un anticipo delle tasse su cui sarà applicato lo “sconto” a beneficio del contribuente che richiede i Bonus edilizi.
La percentuale della ritenuta d’acconto è un anticipo dell’imposta Irpef dovuti per i lavori edilizi agevolabili. Questo anticipo viene trattenuto dalla banca (o da Poste italiane) quando il cliente effettua il versamento tramite bonifico bancario parlante o bonifico postale parlante.
Chi paga la ritenuta sui bonifici parlanti?
La ritenuta, o appunto l’anticipo delle tasse dovute al Fisco, è a carico del cliente che usufruisce di Superbonus e bonus edilizi, quindi di sgravi fiscali e sconto sulle tasse. La ritenuta viene trattenuta da banche o Poste nel momento in cui il cliente versa il bonifico parlante.
Quanto costa la ritenuta d’acconto
Fino al 2023, per i bonifici parlanti su lavori di ristrutturazione agevolati dai bonus edilizi, la ritenuta d’acconto era pari all’8%. Con la nuova legge di Bilancio approvata per l’anno 2024, il governo ha deciso di l’aumento della ritenuta dall’8 all’11%.
Da quando aumenterà la ritenuta d’acconto sui bonus edilizi?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’aliquota della ritenuta d’acconto passerà dall’8% all’11% a cominciare dal 1° marzo 2024, e sarà trattenuta su tutti i bonifici parlanti che arriveranno dalla mezzanotte di quella data, per il pagamento di spese relative a tutti i lavori edilizi agevolati con i bonus, comprese le ristrutturazioni edilizie, gli interventi di riqualificazione energetica e di recupero del patrimonio edilizio.
Sui bonifici che saranno inviati entro lo scadere del 29 febbraio 2024, quindi il giorno prima in cui scatterà l’aumento, sarà applicata l’aliquota precedente dell’8%.
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